Stanchezza emotiva: tra pandemia e guerra, come superare ansia e stress

Non abbiamo fatto in tempo ad uscire da due anni di pandemia che già un’altra preoccupazione si è affacciata nella nostra vita: una guerra combattuta non lontana da noi, con il suo strascico di ansia e incertezza per il futuro. Molti si sentono schiacciati dagli eventi che si susseguono, e non riescono ad affrontarli serenamente a causa della stanchezza emotiva che li attanaglia.

Conosciuta anche con il nome di “esaurimento emotivo”, la stanchezza emotiva è una condizione mentale che ci fa sentire in balia degli eventi che accadono attorno a noi, rendendoci impotenti dinanzi alla loro gravità. Molte persone lamentano uno stato di fatica fisica e mentale, un senso di vuoto e sopraffazione che inevitabilmente si ripercuote nella vita di tutti i giorni.

 La stanchezza emotiva può provocare disperazione, rassegnazione, ansia, ipervigilanza, incapacità di programmare la propria vita e timore per il futuro. Tale stato di dolore e prostrazione, se protratto nel tempo, svuota la persona di ogni energia e motivazione per affrontare le giornate.

Certo, la notizia di una guerra scoppiata “alle porte di casa” giustamente destabilizza e provoca ansia, ma quando lo stress emotivo condiziona la maggior parte delle giornate bisogna fare qualcosa per affrontarlo nel modo giusto prima che possa debilitarci nel corpo e nello spirito.

Il nostro corpo ci parla continuamente, e sta a noi ascoltarlo ogni qual volta si presenta un sintomo fisico che potrebbe essere un segnale di disagio psicologico. La stanchezza emotiva può manifestarsi attraverso i tipici sintomi dello stress, come la difficoltà di prendere sonno, l’insonnia, il mal di testa, i problemi digestivi, l’incapacità di guardare al futuro in maniera positiva, la difficoltà di concentrazione, gli sbalzi di umore.

Ci sono alcuni accorgimenti che, se messi in pratica ogni giorno, possono aiutare ad uscire fuori dalla spirale dello stress e stanchezza emotiva che condiziona le nostre giornate rendendoci privi di energia e apatici. In primis, se ci si sente mentalmente affaticati, può essere utile ridurre gli impegni lavorativi e professionali almeno per qualche giorno, delegare ad altri alcune incombenze e chiedere aiuto quando è necessario.

Se le notizie che arrivano circa la guerra sono angoscianti e provocano ansia, meglio prendersi una pausa dalla Rete e dalla televisione. Per qualche giorno si può provare a concentrarsi su altre attività più piacevoli, come ascoltare musica o praticare un hobby fai da te. Anche la lettura di un libro avvincente può aiutare a svagarsi un po’.

Per affrontare nel modo migliore la stanchezza emotiva serve anche seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, fare un po’ di attività fisica, dormire abbastanza (dalle sette alle nove ore per notte).

Se disconnettersi da Internet può rivelarsi un rimedio ottimo per alleggerire un po’ la mente, è altrettanto importante coltivare e mantenere vive le amicizie, non solo quelle virtuali. In questo periodo uscire con gli amici ogni tanto, frequentare gruppi di persone con cui condividere passioni e hobby è più che mai utile per superare i momenti di tristezza e difficoltà emotiva.

Ogni tanto può servire anche isolarsi dal resto del mondo e praticare la meditazione. Anche per poco tempo, ma ogni giorno, la mindfulness si rivela uno strumento indispensabile per tenere a bada lo stress e ritrovare la serenità interiore.