Diventare mamma a 20, a 30 e a 40 anni: cosa cambia?
Decidere di fare un figlio è una scelta che può risentire di alcuni fattori, come appunto l’età della futura mamma. Anche se mettere al mondo un bambino resta comunque e sempre un atto d’amore, è altrettanto vero che c’è differenza tra il diventare mamma a 20, a 30 e a 40 anni. Generalmente, in Italia, ogni anno nascono meno bambini e l’età del primo figlio per le donne italiane si è allungata di molto rispetto agli anni scorsi.
Esiste l’età ideale per concepire un figlio? E’ meglio diventare mamma a 20 anni, quando si è nel pieno vigore delle forze fisiche e delle energie mentali, oppure è preferibile aspettare i 30 anni o i 40 anni se non ancora si ha una stabilità professionale ed economica?
Certo, a 20 anni la gravidanza e la nascita del bebè vengono vissute con un certo livello di incoscienza, dovuta proprio all’età. Se da una parte questo può contribuire a vivere i nove mesi con più serenità e un pizzico di spensieratezza, dall’altra una ventenne può trovarsi impreparata davanti alle nuove responsabilità e ai cambiamenti che la maternità comporta. Succede spesso, però, che a vent’anni si possa contare su una nonna ancora giovane e in forza, che può aiutare la mamma a superare le difficoltà e a gestire meglio la maternità nei suoi vari aspetti.
La donna di 30 anni è giù più pronta e preparata ad avere un bambino? Solitamente sì, ovviamente ci sono sempre le eccezioni. A trent’anni un figlio è spesso una scelta ponderata e ragionata, che arriva subito dopo un matrimonio o una convivenza. La coppia decide insieme di intraprendere l’avventura di un figlio, ritrovandosi d’accordo a rinunciare alla libertà che godeva prima e alla necessità di rivedere la propria vita.
Avere un bambino a 40 anni, soprattutto se cercato e rincorso a lungo, è un evento speciale. L’investimento emotivo di una donna che diventa mamma per la prima volta a 40 anni è molto elevato, quindi ogni singolo momento a partire dalla gravidanza viene vissuto con particolare intensità.
Dal punto di vista professionale a 40 anni una donna ha già solitamente raggiunto una discreta stabilità. Per questo può essere pronta a rinunciare al lavoro per un periodo di tempo o a rimodulare il tempo da dedicare alla professione alla famiglia.
Una cosa è certa: ogni età può essere quella giusta quando la maternità è vissuta pienamente e con senso di responsabilità che merita. Una donna non rinuncia mai ad essere tale perché ha deciso di avere un figlio, anzi se mai la maternità la arricchisce dandole maggiore entusiasmo nell’affrontare la vita in generale.
Carmen Iodice
Avvocato Civilista Tributarista
Cassazionista
Docente in diritto di famiglia
Perfezionata in Amministrazione e Finanza degli Enti Locali
Appassionata del web
Amministratrice e creatrice del magazine COME magazine.
Cassazionista
Docente in diritto di famiglia
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