Food Craving: come frenare il desiderio di mangiare cibi poco sani
Ti è mai capitato di provare un desiderio irresistibile di mangiare patatine, dolcetti, pizzette varie? In inglese si chiama “food craving” quell’impulso di mangiare un cibo specifico, solitamente un carboidrato molto dolce oppure molto salato. E’ qualcosa di diverso dalla normale fame. I carboidrati, infatti, hanno la capacità di alleviare temporaneamente le emozioni spiacevoli come rabbia e frustrazione. E’ quindi frequente rifugiarsi in questi alimenti per affrontare problemi e momenti stressanti.
Non volendo, però, si attiva il meccanismo per cui più carboidrati si mangiano e più aumenta il desiderio di averne ancora. Ciò dipende dal rapporto tra carboidrati, insulina e appetito. Mangiare carboidrati determina infatti un innalzamento dei livelli di insulina e, di conseguenza, una riduzione dei livelli di zucchero circolanti nel sangue. Questo provoca il desiderio di ulteriore cibo, in particolare di carboidrati, spesso sotto forma di zuccheri.
A spingerci a mangiare, a quanto pare, non è solo il bisogno di nutrimento. I recettori del gusto distribuiti nelle papille gustative sono associati alla regione cerebrale del piacere, che è stimolata soprattutto da tre sapori: dolce, salato e grasso.
Il problema è che si può innescare una vera e propria dipendenza dai cibi, ma da quelli che gratificano di più, in quanto il cervello tende a volerne ancora e ancora, senza mai avvertire la sazietà.
Alcuni suggerimenti per affrontare le voglie matte
Più proteine nel piatto per saziarti: tali sostanze nutritive sono in grado di disinnescare intemperanze alimentari e carving, in quanto riequilibrano i percorsi di desiderio/gratificazione. Non fare mancare una piccola porzione proteica ad ogni pasto (compresa la colazione), ad esempio due cucchiaini di ricotta.
Elimina lo stress con la meditazione e lo yoga: se ti ritrovi spesso a piluccare qualcosa mentre stai lavorando o davanti alla tv, dovresti dedicare più tempo e ascolto ai sapori dei cibi. Nel recupero di tale consapevolezza potrebbe aiutarti un bel corso di Mindfulness, o di yoga. Oppure, potresti ricorrere ad un integratore di teanina, un aminoacido in grado di incrementare le onde cerebrali alfa, caratteristiche degli stati di coscienza come appunto la meditazione.
Cosa mangiare in caso di attacchi di fame improvvisa: invece di ricorrere a crackers, salatini, patatine e altri alimenti simili (che provocano dipendenza), in alternativa scegli 5 mandorle o 4 noci, oppure un pugno di mele essiccate bio, disponibili in sacchetti, nel formato bastoncini oppure rondelle.
Carmen Iodice
Avvocato Civilista Tributarista
Cassazionista
Docente in diritto di famiglia
Perfezionata in Amministrazione e Finanza degli Enti Locali
Appassionata del web
Amministratrice e creatrice del magazine COME magazine.
Cassazionista
Docente in diritto di famiglia
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