La sfida di questo Natale ormai alle porte? Vivere il più possibile una festa sostenibile, chiedendosi quali conseguenze comporta ogni singola scelta che facciamo.Si tratta di un esercizio di consapevolezza e una bella prova di creatività da parte nostra. Ecco qualche suggerimento concreto che abbiamo trovato sul sito interamente dedicato al Natale
Scegliere solo prodotti made in Italy e Bio
Anche il nostro menu deve essere “sostenibile”. Se anche quest’anno il trend non è quello di organizzare grandi cenoni, comunque non si deve rinunciare a portare in tavola piatti speciali. Puntiamo allora sui prodotti tipici “made in Italy”, meglio se a km 0 o comunque provenienti da zone non troppo lontane da quella in cui abitiamo .
Deve trattarsi il più possibile di alimenti di stagione, che oltre ad essere più buoni e genuini, sono anche più sostenibili. Frutta e verdura devono provenire possibilmente da agricoltura biologica. In alternativa, premiamo i cibi che arrivano dal circuito del commercio equosolidale. Sì anche al pesce fresco locale e stagionale, che proviene dalla pesca artigianale.
Adottare un menù consapevole
Evitiamo cibi come foie gras, caviale, datteri di mare e aragoste: si tratta di animali in via di estinzione e/o specie protette. Limitiamo il più possibile la carne: se proprio non possiamo farne a meno, scegliamo quella proveniente da allevamenti estensivi, o da produttori che conosciamo direttamente. No ai prodotti esotici, come ananas, datteri, avocado e papaya: oltre ad arrivare da molto lontano e quindi ad inquinare per essere trasportati, possono provocare deforestazione e sfruttamento dei lavoratori nei Paesi di provenienza.
Riutilizzare ciò che avanza
Durante le feste tendiamo sempre a cucinare più del dovuto, in molti casi per timore di non avere cibo a sufficienza, in altri perché amiamo metterci ai fornelli per preparare il pranzo di Natale. In caso di avanzi, non gettiamoli nei rifiuti, ma consumiamoli nei giorni successivi, magari riutilizzandoli come ingredienti per preparare nuove ricette. Per esempio, possiamo trasformarli in sughi, polpettoni, frittate, pasta al forno, minestroni, insalate. In alternativa, se possibile, congeliamoli. Per evitare sprechi, pianifichiamo attentamente i pasti, controllando bene dispensa e frigorifero prima di fare la spesa e comprando soltanto gli alimenti necessari, in quantità adeguate.
No alle stoviglie usa e getta
Se molti di noi sulla tavola natalizia mettono solo i servizi di cristallo e porcellana, tanti altri prediligono la praticità e puntano sugli accessori usa e getta. Per quanto siano comodi e anche allegri, questi ultimi sono nemici dell’ambiente; infatti, indipendentemente dal materiale in cui sono fatti, rappresentano uno spreco di materia ed energia.
Meglio, dunque, evitarli. Se non volete proprio farne a meno, optate per quelli ottenuti a partire da materie prime vegetali, come le bioplastiche o il bambù: sono compostabili. Nemmeno i tovaglioli di carta sono una buona scelta. Meglio quelli in stoffa e in cotone. Piuttosto scegliete quelli in carta ecologica, materiale che non comporta l’abbattimento di nuovi alberi, o in cotone biodegradabile, così poi possono essere gettati nell’umido.
Parola d’ordine: differenziare
Il Natale non è solo una delle occasioni di maggior spreco alimentare, ma anche uno dei momenti in cui produciamo più rifiuti rispetto alla media. Pensiamo ad esempio al packaging di giocattoli e apparecchi elettronici e alle confezioni di cibi. Ecco perché dobbiamo fare ancora più attenzione alla raccolta differenziata. Alcuni materiali si possono riutilizzare, ad esempio per costruire scatole con la tecnica del decoupage. Ancora meglio sarebbe agire a monte, privilegiando i prodotti sfusi o che, comunque, hanno imballaggi ridotti.
Se viviamo il Natale evitando lo spreco, sarà una bella festa per noi e per il Pianeta.
Carmen Iodice
Avvocato Civilista Tributarista
Cassazionista
Docente in diritto di famiglia
Perfezionata in Amministrazione e Finanza degli Enti Locali
Appassionata del web
Amministratrice e creatrice del magazine COME magazine.
Cassazionista
Docente in diritto di famiglia
Perfezionata in Amministrazione e Finanza degli Enti Locali
Appassionata del web
Amministratrice e creatrice del magazine COME magazine.
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