Galateo Natalizio: regali, pranzi, feste
Il 24 e il 25 Dicembre sono due giorni unici, perché certe regole di bon ton, che vigono tutto l’anno, vengono allegramente disattese. A partire dalla tovaglia bianca, la più elegante per eccellenza, che viene lasciata nel cassetto per sfoggiare quella rossa, e finendo con l’accoppiata candela e fiori freschi a tavola, che si solito è davvero poco azzeccata. E poi, lo sapete che secondo il galateo natalizio, i dolci natalizi si mangiano rigorosamente con le mani?
Auguri sì, ma personalizzati
Il galateo natalizio presenta poche e semplici “regole”, che riguardano in particolare gli auguri, i regali, gli addobbi e la tavola delle feste. Gli auguri possono essere inviati nella modalità che si preferisce (mail, sms o Whatsapp) purchè siano scritti “ad personam” e non si tratti invece di un antipatico rito collettivo. Se si riceve un biglietto scritto, educazione vuole che rispondiamo nello stesso modo. Inoltre non si inviano auguri ai colleghi d’ufficio né ai superiori gerarchici.
Regali: cosa dice il galateo natalizio
Ogni volta che si deve scegliere un regalo, è necessario sforzarsi di ricordare (o indovinare) le preferenze del destinatario. Se non lo si conosce bene, meglio evitare gli oggetti troppo personali. Piuttosto, in questo caso si può optare per l’ultimo best seller, una pianta fiorita, una scatola di dolciumi. Validissimi e sempre graditi i regali mangerecci, purchè scelti rigorosamente secondo l’ottica della qualità e non della quantità: anche una pagnotta rustica genuina può essere un regalo assai apprezzato. Sono sconsigliati i regali “spiritosi”, non tutti sono dotati di senso dell’umorismo! Altra regola del galateo natalizio circa i regali consiste nel non imbarazzare i destinatari con regali sproporzionati rispetto alle proprie possibilità economiche. Il galateo impone di ricambiare alla prima occasione utile con un oggetto di primo valore: praticamente una cambiale in protesto! Se il donatore non è presente quando si apre il pacco, è d’obbligo fargli una telefonata di ringraziamento entro le 24 ore.
Albero & Addobbi
Ognuno ha i propri gusti, ed è giusto così. Inoltre questi possono dipendere anche dall’arredamento della casa. Ma c’è una regola che vale per tutti: quella di adottare i colori tradizionali del Natale (rosso, oro, bianco), lasciando alle vetrine dei negozi le soluzioni “alternative” viola o turchesi. Sulla tavola delle feste va sempre messo un centrotavola (va benissimo quello classico con rametti di vischio e abete). Alla sera, per cena, via libera alle candele che rendono più suggestiva l’atmosfera, ma rigorosamente bianche, rosse o dorate.
A tavola cibo gustoso ma sobrio
Durante i pranzi o cene di Natale non è necessario rimpinzare gli ospiti come galline all’ingrasso, oppure cercare di stupirli ostentando cibi costosissimi, cucina fusion e specialità esotiche, che sono più adatte a Capodanno. Meglio scegliere piatti semplici e tradizionali e, invece della classica abbuffata, con tante portate, meglio portare il cibo in due sequenze, come se fossero il primo e il secondo atto di un’opera. Prima antipasti e assaggi vari, poi un bel primo piatto o un classico secondo. E infine i dolci tipici natalizi, da mangiare con le mani, in onore del Bambino che si fa pane.
Carmen Iodice
Cassazionista
Docente in diritto di famiglia
Perfezionata in Amministrazione e Finanza degli Enti Locali
Appassionata del web
Amministratrice e creatrice del magazine COME magazine.
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