Siamo tutti “social victims”

Siamo tutti “social victims”, schiavi di Facebook, Instagram, Twitter, Whats App, perennemente connessi col mondo ma a volte sconnessi dalla realtà. Il mondo dei social ha creato nuove figure e nuove parole che furoreggiano: fashion blogger, influencer, fake e haters. Ci voleva la rossa esplosiva Francesca Berger, sceneggiatrice, scrittrice, regista e produttrice di lungo corso per mettere alla berlina tic e manie dell’era digitale e dei “webeti” in un testo teatrale brillante, ironico, attualissimo, che fa ridere e divertire ma anche riflettere sui tempi odierni

Siamo tutti “social victims”
Siamo tutti “social victims”

Francesca ha intelligentemente ideato, scritto divinamente, diretto e prodotto lo spettacolo “#SocialMente pericolosa“, in scena fino a domenica 28 gennaio 2018 sul palco del teatro Petrolini di via Rubattino, nel cuore di Testaccio. Un “one women show” di cui è protagonista la giovane e preparata attrice Salomè da Silva, una moretta tutta pepe che ha stecchito tutti i presenti per il suo talento, tanto da far pensare che sia nata una stella. Soprattutto a sentire i commenti a caldo del pubblico, dei giornalisti e critici che hanno applaudito lo spettacolo. “Bella, ironica e molto talentuosa: davvero un Fregoli in gonnella che passa da un personaggio all’altro cambiando dialetto come se niente fosse”, ha detto il regista Pierfrancesco Campanella, seduto nelle prime file. Molto colpito da Salomè pure il produttore de “Il Paradiso delle Signore” di Raiuno Giannandrea Pecorelli. Che sicuramente si ricorderà di lei per qualche sua prossima produzione.

Siamo tutti “social victims”
Siamo tutti “social victims”
Siamo tutti “social victims”
Regista cinematografico Pierfrancesco Campanella con Gio’ di Giorgio
Siamo tutti “social victims”
Produttore Giannandrea Pecorelli

La bionda attrice Luciana Frazzetto ha avuto solo parole di elogio per Salomè e per l’amica Francesca Berger, che ha messo tutto il suo estro nell’allestimento dello spettacolo, avvalendosi anche delle potenti voci dei cantanti ventenni Lorenzo Angelone (baritono) e Matteo Di Nunzio (tenore). I due appaiono sul palco seguendo il ritmo delle stagioni (agosto, Natale, Pasqua) giusto per dare il tempo necessario a Salomè di entrare e uscire dai personaggi, un assemblage di caratteri femminili stravaganti e paradossali, donne “social addicted” o meglio “social victims”, come appunto le varie fashion blogger, influencer, fake e haters. Tutte da ridere ma purtroppo molto simili a quelle che realmente impazzano sui social.

Luciana Frazzetto

In “#SocialMente pericolosa”, spettacolo rivelazione della stagione, l’attrice, doppiatrice e “Microfonina” del Maurizio Costanzo Show si trasforma come un vero “animale da palcoscenico”, scatenando applausi e risate a scena aperta con battute al fulmicotone. Nelle due ore on stage, la giovane Fregoli in gonnella cambia continuamente abito: passa dalla soubrette anni ’90 alla donna delle pulizie toscana, dalla borgatara fake dai mille falsi profili alla ragazza pugliese che non ha bisogno di studiare alcunchè perchè i social la fanno sentire arrivata e famosa, dalla scatenata influencer emiliana alla fatale francesina, per poi trasformarsi in Suor Celestina, in una leggerissima Ofelia, una divertentissima Poppea.

Siamo tutti “social victims”
Salomè da Silva

Sexyssimo il finale del primo tempo: Salomè in guepiere e reggicalze si scatena ballando sulle note di “Alejandro” di Lady Gaga. Ogni personaggio ha ovviamente il suo accento, così la da Silva dimostra di sapere parlare correttamente il pugliese, il bolognese, il romanaccio ma anche il francese. Lo spettacolo che prende di mira con sarcasmo e ironia il mondo dei social a tutto tondo fa divertire un mondo anche il principe Guglielmo Giovanelli Marconi con la moglie Vittoria, la principessa della nuit Conny Caracciolo arrivata con Lucia Bornigia, la nobildonna Maria Consiglio Visco di Marigliano, Demetra Hampton e Irene Bozzi, l’hairstylist dei Vip Natalino Candido e Paola Pisani. Tra i velluti rossi del teatro bomboniera di Paolo Gatti, anche Raffaello Balzo, lo scrittore Niky Marcelli, il filosofo-scrittore che si batte a colpi di libri contro la tv spazzatura Carmine Castoro, l’editore Giò di Giorgio con l’attrice Milena Stornaiuolo e Anna Iannucci della Bewell, il promoter Nino Capobianco, la dottoressa Stefania Moretti con la pierre Fabiana Vicario, Enzo Merli, Antonietta di Vizia e l’avvocato Carmen Iodice, l’esperta d’arte Sabina Tamara Fattibene con il giornalista tv Cristiano Martinali la modella e presentatrice  Mirella Sessa con il fidanzato il chirurgo plastico Pierluigi Gigliofiorito, la pr napoletana  Vittoria Marzio in arte  Viky Parker . A sorpresa, a fine spettacolo, Salomè circondata dai presenti ha spento le candeline e tagliato una grande torta tutta panna offerta da Luca Ludovici di “Ville Romane Catering” per festeggiare il suo compleanno.

Siamo tutti “social victims”
Il principe Guglielmo Marconi Giovannelli con la moglie

[caption id="attachment_1825" align="aligncenter" width="600"]Siamo tutti “social victims” Conny Caracciolo e Gabriella Sassone

“Il nostro spettacolo mette alla berlina i tic e le manie dell’era digitale, dove si vive con lo Smartphone in mano ma non si colloquia più, dove ci si sente amati solo a colpi di “like”, dove ci si piazza davanti a una tastiera per non sentirsi soli. Ma dove si può diventare anche dei feroci “haters”, pieni di livore e cattiveria. Personaggi che, come con un telecomando, cambiano velocemente luogoc e tempo, come sta accadendo nella società, dove ormai connettendosi alla rete si accede ad un universo senza tempo e privo di uno spazio definito che usa il linguaggio di comunicazione globale dei social network”, spiega la regista Francesca Berger. “La nostra è una farsa sul sociale, il cui tessuto si snoda in un mondo esasperato che dilaga, ma che di reale apparentemente non ha nulla, eppure esiste con aspetti fuorvianti. Sempre sorridendo, con grande ironia, abbiamo voluto spiegare con estrema leggerezza le direzioni che si intraprendono con l’uso smodato dei social e le annesse dipendenze da disconnessione; mettendo in evidenza l’insorgenza di una serie di atteggiamenti e comportamenti atipici di chi ormai confonde la realtà con quella virtuale”, continua la Berger. Che ha infarcito lo spettacolo con alcuni cortometraggi da lei diretti, realizzati con la troupe di videomaking Gabino Curtidor e Stefano Ricco, con l’intento di offrire delle alternative ai nativi virtuali.

Siamo tutti “social victims”
Raffaello Balzo Gabriella Sassone
Siamo tutti “social victims”
La modella Mirella Sessa e l’avv Carmina Iodice
Siamo tutti “social victims”
Siamo tutti “social victims”
Siamo tutti “social victims”
Demetra Hampton

Carmen Iodice

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Avvocato Civilista Tributarista
Cassazionista
Docente in diritto di famiglia
Perfezionata in Amministrazione e Finanza degli Enti Locali
Appassionata del web
Amministratrice e creatrice del magazine COME magazine.
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